ADATTAMENTO E DOPPIAGGIO


Nando Martellotti  (inviato speciale)Buongiorno a tutti, abbiamo posto 4 domande ai doppiatori appena hanno saputo quale personaggio avrebbero doppiato, quindi prima ancora di averlo doppiato:
1) Quando hai iniziato a doppiare e quale è stato il tuo percorso?
2) Conoscevi la serie a cartoni animati Yattaman? Se si: cosa ricordi e cosa ti piaceva del cartone?
3) quando hai saputo del film live cosa hai pensato?
4) Da domani sarai la voce ufficiale di (personaggio) live, hai già provato l’impostazione o la parlata?

Y

Paolo de SantisGanchan/ Yattaman

1) Ho iniziato a doppiare nel 2003, ho studiato dizione, recitazione e doppiaggio al CTA di Milano. Terminato il percorso di formazione come attore mentre frequentavo i corsi di doppiaggio ho collaborato con una compagnia teatrale di giovani sovvenzionata dalla Università Statale di Milano con la quale ho fatto spettacoli per due anni. La recitazione mi ha sempre interessato e sono sempre stato un amante del teatro, la passione per il doppiaggio è nata nel tempo ma comunque prima che incominciassi anche solo il corso di dizione.
2) Conoscevo già molto bene la serie Yattaman, da bambino era una delle mie preferite, è una delle serie giapponesi degli anni ottanta che ha lasciato l’impronta più forte nella mia infanzia.
3) Il film sfrutta un’altro tipo di comunicazione, usare degli esseri umani su una serie così particolare è un esperimento divertente. Ma mi riservo di esprimere giudizi solo dopo averlo visto, non giudico mai a scatola chiusa.
4) Nel doppiaggio, almeno per quanto mi riguarda, il personaggio si costruisce in sala, con l’aiuto del direttore, avendo di fronte a se le immagini. Non avendo ancora visto nulla sarebbe prematuro impostarlo, anche perché per quanto io possa ricordare come fosse il personaggio e il doppiaggio della serie animata, il mio compito è cercare di “incollarmi”, come si dice in gergo, a quello che fa l’attore giapponese che interpreta Ganchan che ha dato la SUA interpretazione. E’ a quella che devo cercare di essere fedele

 

 

Loretta di Pisa


Janet/Yatta2

1) Ho iniziato la mia carriera di doppiatrice 6 anni fa, dopo aver studiato recitazione al CTA di milano e fatto il mio percorso di attrice in spettacoli teatrali e qualche lavoro a video. Poi ho incontrato una simpaticona di nome Monica Pariante che mi ha insegnato le basi del mestiere e mi ha spronato ad entrare in questo difficile ma emozionante mondo. Ho sempre avuto la passione del doppiaggio, quindi fare questo lavoro “nascosto” e poterci vivere, per me è una cosa meravigliosa; è davvero il mestiere più bello del mondo. Adoro potermi trasformare in qualsiasi personaggio solo con lo strumento della voce, anche se in realtà dietro c’è molto di più.
2) Certo, conosco Yattaman, lo guardavo quando ero piccola, mi faceva tanto ridere il trio, tutti i personaggi erano molto ironici e un po matti, come me. 😉
3) Rivedere gli eroi dei cartoni del nostro passato in chiave umana è sempre divertente, ci riporta indietro e ci fa diventare nostalgici, ed è come se riportasse in vita certi personaggi… Secondo me non si deve subito pensare al fatto che non sarà mai come il cartone… Certo che non lo sarà, il cartone è quello, è già stato fatto e non ce lo può togliere nessuno. Il film è un’altra cosa, anche se si farà il possibile per rimanere fedeli ai caratteri dei personaggi e tutto il resto…
4) Sono davvero felice e orgogliosa di poter dare la voce ad un personaggio così storico e amato dei cartoni della mia infanzia e quello che posso dire è che anche io cercherò di dare quell’ironia e simpatia che aveva il personaggio dei cartoni e farò in modo di mi avvicinarmi il più possibile a quella originale dell’attrice, perché non dimentichiamoci che il doppiaggio è soprattutto questo!
DOPO IL DOPPIAGGIO:Sono contentissima di aver doppiato il personaggio di  Janet perché è senz’altro quello che più sento vicino. Chiaro che Miss Dronio farebbe gola a tutte per l’ampia gamma espressiva che offre ma trova Janet mi è calzata a pennello. La differenza sostanziale tra cartone animato e film è che, per quanto caratterizzato, il film ha un approccio più naturalistico. Qui nasce la difficoltà del doppiaggio: dover stare comunque sopra le righe ma non troppo. Trovare la strada giusta non è facile.

Davide Garbolino


Robbie Robbie

 


Lorenzo Scattorin

dott Kaieda

1) Il mio primo doppiaggio lo feci a 5-6 anni! Ma all’epoca ero solo un gioco: ero troppo piccolo per capire quello che stavo facendo. Infatti ho ripreso solo a 27 anni, con la consapevolezza di voler fare il doppiatore. Mi iscrivo al C.T.A, scuola di doppiaggio di Milano, e così ho inizio il mio percorso.
2) Conosco Yattaman, ho visto molte puntate e ho una particolare simpatia per lo Yattacan!
3) Nel film live doppio il Dott. Kaieda. Non è un ruolo consistente ma abbastanza difficoltoso perché si gioca tutto sull’alternanza tra i due volti del personaggio.



Lolli Granato 
Shoko Kaieda

1) Ho iniziato circa 10 anni fa dopo un corso al CTA di Milano. Doppiare è sempre stato il mio sogno. Ho iniziato tardi e in sordina perchè lavoro anche in radio come speaker a RTL 102.5 e all’inizio non è stato facile conciliare le due cose.
2) Adoravo Yattaman e come tanti della mia generazione ho una predilezione per il Trio Drombo! Devo dire che il film è fatto molto bene,le caratteristiche dei personaggi sono state rispettate, dalla personalità ai dettagli fisici. Sono molto felice e orgogliosa di aver collaborato al doppiaggio italiano del film. La direttrice, Monica Pariante,ha scelto il cast con molta cura proprio per rispettare il “carattere” dei personaggi e sono convinta che il risultato finale verrà apprezzato dai fan della serie 🙂
3) E’ stato molto divertente. Shoko e’un personaggio molto intenso con sfumature tipiche da “anime giapponese”,quindi abbiamo cercato un compromesso mantenendo l’equilibrio tra la sfumatura “drammatica” della storia che la coinvolge nella ricerca del padre,e la freschezza legata all’ingenuità del personaggio che ha comunque dei lati comici.
4) Doppiare questo film è stato talmente divertente che ho apprezzato pienamente il personaggio  che mi è stato assegnato,quindi l’identificazione è stata immediata come accade ogni volta che si doppia. E’un lavoro talmente bello che ogni personaggio a cui dare la voce è un regalo!


Graziano Molteni Yattacan Yattaking

1) Ho iniziato tardi, a doppiare “seriamente” nel 2006, ma il mio percorso formativo è iniziato nel 1998. Corsi di recitazione, speakeraggio e doppiaggio.
2) La conosco molto bene, sono un fan sin dal tempo dei tempi. Da ragazzino passavo i pomeriggi a vedere (e disegnare) i cartoni animati giapponesi; Yattaman, Jeeg, Ufo Robot, Trider G7, Daitarn 3, Kyashan, Polimar ecc. ecc… Invece distudiare… 🙂
3) Sapevo del film tramite Adriano Barone, un mio caro amico scrittore che mi sta avvicinando alla cinematografia orientale (sono anche un Filmmaker) ma ho scoperto del doppiaggio per puro caso. Stavo facendo un lavoro con Monica Pariante, la direttrice del doppiaggio, quando riceve una telefonata. La sento parlare del doppiaggio di Yattaman e ho fatto un balzo sulla sedia. Ho
chiesto se potevo esserci, a tutti costi!
4) Si, ho già fatto delleprove. Spero possano piacervi! :

 

DeboraMagnaghi
MissDronio

1) Inizio a fare turni di doppiaggio a 14 anni ma la mia passione nasce a 12 anni perché mi innamoro della voce di Lady Oscar. Così una mattina mi sveglio e decido che farò la doppiatrice. Mi iscrivo a una scuola di recitazione, ero molto determinata, mi esercito molto con il doppiaggio a casa, da sola. Mi scrivevo le battute di film e cartoni animati, mettevo un registratore di fianco al televisore e ogni volta che parlava il personaggio mettevo il muto al televisore e doppiavo. Poi riascoltavo il tutto e così imparavo la tecnica. Dopo un anno decido di farmi sentire da qualcuno. Al C.T.A di Milano insegnavano doppiaggio Federico Danti e
Cip Barcellini. Faccio un provino in Merak e Barcellini dice “questa è un mostro” in realtà mi ero semplicemente allenata tantissimo a casa.
Voleva mi sentisse anche Danti ma lui era titubante perché avevo solo 14 anni… Barcellini insiste e Danti fu contento del provino. Mi iscrivo così al corso di doppiaggio al CTA. Dopo il corso inizio a lavorare quasi subito. Il primo personaggio è Elisa in Kiss me Licia. Dopo poco mi danno il mio primo personaggio principale: Memole Dolce Memole e da lì inizio la carriera.
Poi inizio a fare televisione e lascio un po’ da parte il tutto perché non riuscivo a conciliare le due cose. E per 12 anni resto lontana dal doppiaggio per fare un programma televisivo, finito il quale riprendo a doppiare. Per me è un lavoro meraviglioso che ho iniziato a fare per amore e passione e che continuo a fare con lo stesso amore e la stessa passione.
Ero una ragazzina molto timida e questo è stato il modo per uscire, per tirare fuori il mio carattere. Sono comunque rimasta molto timida però il doppiaggio mi da la possibilità di tirare fuori diversi aspetti del mio carattere dietro le quinte, infatti non c’è bisogno di mostrarsi in pubblico. Anche se ho fatto tanta televisione sono state solo coincidenze non era la mia aspirazione.
Il doppiaggio rimane il lavoro che in assoluto preferisco fare.

2) Non seguivo Yattaman perché in quel periodo ero chiusa in casa ad esercitarmi per cui è stata un’assoluta novità, anche se le caratteristiche dei vari personaggi  sono comunque vicine a quelle di altri personaggi che avevo doppiato, in perfetto stile giapponese insomma.

3) So che Miss Dronio è molto amata dai fan e spero di aver reso al meglio questo personaggio che è un po’ quello che ognuno vorrebbe essere. E’ la sensualità, la bellezza il potere ma nello stesso tempo l’ironia, quel suo essere un po’ sopra le righe… molto divertente, un po’ isterica, un po’ seria, tratta malissimo i suoi sottoposti ma è anche umana perché ad un certo punto si rende conto di essersi innamorata, cosa che forse lo spettatore non si aspetta da un personaggio come lei. Ha un suo momento di verità, di sentimento umano. Per cui è stato divertente perché ho trovato in questo personaggio un po’ tutto”.
Laura– Ci sono state particolari difficoltà?
Debora– …ho dovuto cantare! Non sono stonata ma non sono certo una cantante, Monica Pariante ha fatto il miracolo..! Credo sia venuta una cosa divertente, carina, abbastanza simile all’originale che era quello che volevamo un po’ tutti.
Laura– hai notato differenze tra il cartone e il film?
Debora– C’è molta differenza tra il doppiaggio degli umani e dei cartoni. Nei cartoni vai più di fantasia e puoi esagerare, come anche un po’ in questo caso, ma comunque i personaggi del film sono umani e non devono diventare cartoni!
Miss Dronio era nelle mie corde, ho doppiato spesso personaggi di questo tipo proprio perché sembra che io abbia questa vena un po’ isterica, un po’ ironica, divertente…

Luca Bottale Boyakki

1) Ho avuto la fortuna di cominciare questo mestiere ventuno anni fa. Ho frequentato una scuola di teatro -il doppiaggio è una specializzazione del lavoro dell’attore-, ho iniziato a recitare in alcuni spettacoli, ho lavorato al Piccolo Teatro di Milano, al Teatro Franco Parenti. Poi ho cominciato a fare qualche turno di doppiaggio. Gavetta classica, si assiste ai turni cercando di imparare in sala dai professionisti -muto come un pesce-; poi i primi turni ed eccoci qua.
2) Yattaman lo conoscevo anche se l’ho seguito poco quando ha iniziato a essere trasmesso in Italia perché in quegli anni abitavo all’estero. Però ho avuto l’opportunità di doppiare Kosuinen in Time Bokan ormai parecchi anni fa e mi piace far di nuovo parte nel mondo creato dalla Tatsunoko.
3) Quando mi è stato detto che il provino che avrei dovuto fare era per Yattaman ho pensato si trattasse del lungometraggio anime invece si trattava di un film con attori in carne e ossa.
Bello! Le scene che ho potuto vedere quando ho fatto il provino mi sono piaciute, spero che piacciano anche a chi ha amato e ama Yattaman.
4) Naturalmente il personaggio è stato impostato vocalmente, avendo dovuto sostenere un provino. Non ho ancora iniziato, però è andata bene perché ho vinto il provino 🙂

Pietro Ubaldi Tonzula

1) la cosa è iniziata un sacco di tempo fa. Ho cominciato a fare teatro per divertimento coi compagni di scuola al liceo. Ho continuato a fare teatro di prosa per un po’ di anni e poi negli anni 80 quando cominciarono le tv private per una serie di coincidenze, con il militare di mezzo che in quegli anni tutti facevano a meno che di avere qualche santo in paradiso, comincia a fare il doppiaggio con tanti cartoni giapponesi. Mi sono specializzato nelle voci dei cartoni animati, iniziando con le caratterizzazioni umane ,poi ho avuto la fortuna di conoscere la produttrice della fascia ragazzi di canale 5 che mi ha preso a ben volere e mi ha fatto fare tante cose e la ringrazio per questo.
Poi sono passato anche ai pupazzi e tante altre cose compresi i film a Roma, qualche anno fa pur non avendo dimestichezza con film, visto che la maggior parte dei film è tutto romano.

2) Non la conosco benissimo, non sono un cultore di Yattaman, in quegli anni ero impegnato in produzioni Mediaset tipo Kiss me Licia.
Fabio– Come ti sei trovato con la demenzialità di questi personaggi?
Pietro– Avendo fatto un giro in Giappone qualche anno fa ho visto come convivono la tradizione, l’estremo rigore, la follia, il divertimento e quindi la demenzialità non ho avuto problemi ad allinearmi ai personaggi di Yattaman!
La follia dei personaggi mi diverte molto perché ti da anche un po’ di libertà in più.
Fabio– Ci sono state difficoltà o divertimenti?
Pietro– Difficoltà non direi di no perché se poi trovi un po’ di affinità col personaggio ti viene tutto più facile. Però devo dire sicuramente divertenti. Una volta che entri nel mood poi alla fine vorresti che non finisse mai.

Enrico Maggi  Docrobei
1) Ho iniziato a doppiare nel 1979 dopo aver recitato per 10 anni presso lo Strehler a fianco di grandi nomi come Mariangela Melato, Dario Fo,  Albertazzi, Franco Parenti, Soleri… Ci tengo a sottolinearlo perché il doppiatore è prima di tutto un attore! Il mio percorso di doppiaggio ha avuto inizio presso ADC a Cologno Monzese. Parallelamente ho lavorato molto anche come direttore di doppiaggio e come adattatore – dialoghista curando dai Muppet al libro della Giungla a Luky Luke.
2) Non conoscevo la serie animata Yattaman ma mi son subito appassionato allo spirito grottesco, ironico e molto fantasioso della serie. Ho doppiato Docrobei, il “cattivo cialtrone”, e ammetto di avere una particolare simpatia per i “cattivi”: senza i cattivi non ci sarebbe divertimento e i buoni non potrebbero trionfare.


Dario Oppido Narratore

In epoche non ancora sospette, cioè in tenera età cantavo già a memoria le canzoni di Fred Buscaglione, un cantante amato da mio padre imitandone la voce ed organizzando veri e propri show familiari. Le imitazioni, il canto e la recitazione oltre allo scrivere testi comici che poi recitavo o regalavo, sono tutte cose che mi hanno accompagnato x tutta la vita poi, 20 anni fa’ il grande passo, finite le superiori contemporaneamente all’università mi iscrissi all’Accademia di Arte Drammatica dell’Antoniano di Bologna che all’epoca era un’ottima scuola di recitazione…. A fine studi fui notato e mi venne chiesto di
far parte di una compagnia stabile di teatro a Bologna ma io volevo andare a Roma…. E ci andai…. Quindi, televisione, radio, teatro, cinema, ma soprattutto doppiaggio….

2) Mi ricordo di Yattaman, mi faceva morire dal ridere, penso sia stata la prima serie giapponese veramente folle e imprevedibile….

3) Ho pensato che non sarebbe stato un film facile da realizzare ma sicuramente una grande sfida…. A giudicare dal trailer, che ad oggi è tutto quello che ho visto riguardo al film, penso che i fans stiano fremendo…. Mi sembra che Takashi Miike sia riuscito a rispettare l’anima di questa serie…..E quindi…. Buon divertimento a tutti… A me per primo!..:-)
4) Assolutamente no…. Ho ben presente la voce originale ma aspetto di essere a leggìo x vedere, ascoltare e consultarmi con Monica Pariante.

Federico Viola  Maialino Portafortuna

1) Io ho cominciato proprio perché sono un appassionato di cartoni animati e un giorno ho detto “si dai proviamo” e ho capito che è quello che voglio fare nella vita e mi sono buttato anima e corpo.
2) Lo conosco per fama ma purtroppo, visto la mia giovane età, non l’ho mai visto. Quando ero piccolo non lo replicavano più
Fabio– quindi per la voce del maialino come hai fatto?
Federico– Mia sorella mi ha passato qualche videocassetta del cartone animato di Yattaman. Ho visto e rivisto il maialino e mi sono messo a cercare di fare una voce simile, anche perché da appassionato di cartoni animati so cosa vuol dire ricordare una voce originale.
Fabio– come ti è sembrato il film Yattaman?
Federico– I personaggi sono fantastici e il film divertentissimo e molto interessante, lo è stato doppiarlo e vi assicuro lo sarà anche vederlo.

Studio doppiaggio “Era Zero” via Gioacchino Belli, Milano

Scheda e interviste realizzate da
Fabio Erba e Laura Distretti

in esclusiva per il fanclub newbokan.net