SOMMARIO | |
1. Introduzione | |
2. Istruzioni | |
3. Come imbattersi in una puntata... | |
4. Le Serie time Bokan | |
5. Il Format | |
6. Come leggere le schede Bokanologiche | |
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04. Le serie Time Bokan |
Le Time Bokan
sono composte da diverse serie di cartoni animati accomunate dallfavere gli
stessi personaggi protagonisti, lo stesso format e le stesse situazioni
demenziali.
Lfidea base che le governerà nasce dal genio creativo di
Yoshida Tatsuo gc@³v. (vedi le
pagine dedicate alla Tatsunoko su newbokan.net)
Dal 1975 al 2008 sono state realizzate nove serie per un totale di più
di 500 episodi ai quali vanno aggiunti quattro O.V.A., innumerevoli trasmissioni radio,
svariati CD musicali e CD con audiostorie, CD con le colonne sonore, videogiochi per
SNES, Playstation 1,
per PC e per Nintendo Wii, videogiochi per console portatili Nintendo DS, videogiochi da sala (Capcom, Sega,
Pachinko, Slot Machine), varie serie di manga, libri e un sacco di altro materiale e gadget.
Nel 2009 è anche attesa l'uscita di un film con attori in
carne ed ossa dedicata alla serie Time Bokan: Yattaman.
Ma che significa
Time Bokan?
In realtà è il titolo della prima serie "Time Bokan" e che
verrà poi usato per contraddistinguere tutte le serie successive. Time è la parola
inglese gTempoh mentre Bokan è un suono equiparabile al nostro gBoom!h, il
rumore di un esplosione.
Anche nei fumetti giapponesi, che si chiamano manga, si usa
la scritta gboomh per indicare le esplosioni, ma i bimbi più piccoli utilizzano
il suono gbo-kkaaannh. Ed è infatti il rumore dellfesplosione che avviene subito
dopo il balzo temporale fatto a bordo delle speciali macchine del tempo
utilizzate in queste serie.
Le Time Bokan hanno influenzato e rivoluzionato una volta per
tutte il modo di intendere e di agire degli eroi degli
anime diventando un
archivio di idee e gag molto riconoscibili e basate su tormentoni- Archivio al
quale attingono spesso ancora oggi le nuove produzioni, anche non Tatsunoko.
Questo a sottolineare come queste serie sono diventate parte
della cultura di base dei cartoni animati in Giappone.
La loro caratteristica principale è lo stravolgimento
di molti stereotipi della cultura giapponese moderna e antica, ma fanno
anche riferimento alle tipiche nevrosi occidentali. Una sorta di
irriverenza, una glinguacciah stile Albert Einstein. Si, perché la demenza delle
Time Bokan è sottile, ironica e non sempre può essere colta al volo: a volte è
necessario rivedere questi episodi per scoprire nuove battute e gag che ad una
prima occhiata erano sfuggite.
Se è vero che per gustare a pieno una parodia occorre
conoscere lo spunto dal quale inizia, altrimenti si perde la battuta, è
altrettanto vero che la simpatia e lfironia che troverete nelle vicende di
questi personaggi è tale da essere gustata senza avere sempre sottfocchio lo
spunto originale.
Vi basterebbe sfogliare il manga uscito nel 2008 dedicato a
Yattaman e lo capireste senza neppur saper leggere il giapponese in quanto la
comicità semplice ma efficace vi aiuterebbe a capirne la trama.
Inizialmente lfidea delle Time Bokan nasceva appunto da una
grande e dichiarata voglia di prendere in giro gli eroi di successo dellfepoca:
eroi seri impegnati in battaglie tra robot meccanici, popoli in guerra, alti
ideali. Era il periodo di Mazinga, Goldrake Ufo Robot, Jeeg e compagni.
Saghe di successo dai famosi e catastrofici epiloghi, che la stessa Tatsunoko
propinava al grande pubblico. Cartoni animati dove lferoe buono era tutto di un
pezzo e riflesso della filosofia degli antichi eroi nipponici: samurai disposti
allfestremo sacrificio per la propria causa. Questi eroi per combattere
utilizzavano grandi robot antropomorfi con sofisticati congegni da
combattimento, armi, difficoltose e spettacolari manovre si agganciamenti tra
navicelle spaziali e robot.
Nelle Time Bokan invece gli eroi buoni sono sempre un poco
goffi e imbranati mentre i cattivi sono simpatici, quanto sfortunati,
e addirittura finiscono per diventare i veri
protagonisti.
Si combatte a colpi di sberleffi, truffe, streap tease,
majorettes utilizzando robottoni paffuti a forma di animali, insetti, personaggi
famosi.
Come avrete intuito siamo molto lontani dal senso dellfonore e della lealtà
della cultura eroica giapponese, qui tutto è valido e si combatte per diventare
ricchi e famosi. Alla fine ovviamente c'è una morale e tutto si ritorce contro questi
comportamenti scapestrati, solo gli onesti e i buoni valori, seppur nelle allegre vicende,
trionfano sui malfattori.
Col passare degli anni le Time Bokan raggiungono una tale
fama da poter diventare un filone originale a se stante con proprie regole e
format, al punto da diventare autoreferenziali parodiando se stesse... il punto
di non ritorno della demenzialità!
In quegli anni, siamo a metà anni e70 primi anni e80,
le serie TV duravano minimo 52 episodi mandati in onda uno alla settimana, per
la durata di un anno circa. Poi la produzione di anime aumentò quantitativamente
ma non sempre la qualità era tale da garantirne il successo. Per risparmiare
sugli investimenti e attutire i rischi si ridussero le squadre di lavoro e gli
episodi previsti sin dalla partenza a 26, metà anno, una stagione in pratica da
ottobre a marzo circa.
Oggi addirittura le stagioni sono state divise in
kur, cioè blocchi della durata di 3 mesi. Non esiste un numero specifico di
puntate di un kur all'incirca sono formati da 10-14 episodi, sono quindi dei
periodi brevi nei quali si osserva l'andamento della serie, le critiche, le
reazioni dei fan e si ricalibra il prodotto dove necessario.
A parte le prime puntate le altre venivano disegnate e
costruite mentre la serie era già in onda, seguendo il gusto e la risposta del
pubblico. Dover scrivere, disegnare, doppiare o trasformare la puntata in così
poco tempo spiega alcune cose: alcune puntate sembrano avere disegni affrettati
e trame inconcludenti, alcuni siparietti o appuntamenti spariscono o se ne
trovano altri, alcune vicende a volte risultano discordanti con la trama
generale dellfintera serie. Il cambiamento, con lfandar delle puntate, delle
armi e dei mezzi meccanici che gli eroi hanno a disposizione è dovuto anche al
fatto di dover dare nuovi spunti al mercato dei giocattoli che pressa
inevitabilmente sugli autori e sulle case produttrici di cartoni animati.
In alcune serie tutto ciò è ben congegnato e preparato, in
altre i cambiamenti sono repentini o sembra che gli autori inoltrandosi nella
serie si dimentichino di alcuni particolari. Le Time Bokan però mascherano bene
questi cambiamenti con la loro demenzialità. A volte questi pseudo errori sono
lampanti e appariscenti, sembrano quasi fatti apposta per rendere ancora più
ridicole le vicende. Non di rado gli stessi personaggi ne parlano durante la
puntata con il regista o il pubblico televisivo.
Dicevamo che all'epoca di Time Bokan il numero di puntate
programmato era un episodio a settimana per un anno, quindi i canonici 52 o 54
episodi. Lfappuntamento fisso per tutti i bambini, e gli adolescenti, era ogni
sabato sera alle 18.30. Il successo fu tale da decidere di prolungare la messa
in onda oltre le normali 52 puntate, aggiungendone una decina a quelle
programmate. Sulla scia del successo i produttori crearono una nuova serie molto
simile e poi unfaltra ancora e visto che il successo non calava il format fu
riproposto in tantissime varianti. Come ogni prodotto di successo, anche le Time
Bokan sono state scopiazzate. Si va da citazioni più o meno palesi a clonazioni
vere e proprie. La stessa Tatsunoko ne ha riproposto lo stile anche al di fuori
delle serie dichiaratamente Time Bokan, come in Muteking dove un ragazzo
combatte contro la banda delle piovre nere, che ha modi di fare molto simili ai
cattivi delle Time Bokan. Anche il logo della piovra ricorda molto il logo del
teschio del Trio dei cattivi di Yattaman. Oppure Flying Dragon dove
protagonisti buoni e cattivi sono simili a quelli delle Time Bokan ma sono qui
impegnati a fare il verso alle serie dedicate alle gare automobilistiche. Anche
le altre case produttrici ormai si rifanno al clichè creato dalla Tatsunoko
facendoci intuire come le Time Bokan abbiano creato un segno profondo.
Questo
succede in:
Nadia e la pietra azzurra = i nemici sono dichiaratamente
presi dal format Time Bokan, ragazza avvenente con un aiutante magrolino e un
aiutante paffutello, cattivi, ridicoli e maldestri.
Pokemon = i cattivi
sono in tre: una bella ragazza, un ragazzino stupido e un gatto inventore
sfortunato clone di Boyakki.
Sailor Moon = Marzio quando si trasforma in
Milord appare in scena lanciando delle rose rosse come armi, la stessa cosa che
faceva dieci anni prima in Calendar Men il nostro Beppe, quando compariva nei
panni di Yattodetaman.
Ci furono anche alcuni episodi di una serie O.A.V. chiamata
Hissazuman con la regia di Hiroshi Sasagawa dove il trio era formato da
tre ragazze e la coppia di buoni da due ragazzini. Ma la serie si fermò a
pochissimi episodi. Ho visto il primo e devo dire che è esilarante in alcuni
punti.
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